Durante la pandemia (ma più generalmente in ogni periodo di crisi) può essere molto difficile tenere a bada le emozioni negative.
Spesso non siamo consapevoli delle nostre dinamiche inconsce, di quello che si muove nel nostro intimo più profondo, e proprio per questo motivo possiamo cadere in comportamenti nocivi per la nostra salute.
I disturbi del comportamento alimentare ad esempio, che si manifestano soprattutto nelle donne, hanno assunto dimensioni preoccupanti. Mangiare continuamente, mangiare troppo, mangiare senza fame o non mangiare affatto, sono tutti comportamenti messi in atto per placare una sensazione sgradevole o per soffocare un'emozione negativa.
Il cibo diventa oggetto d'amore e compensazione del vuoto, del dolore, dei disagi affettivi. E si trasforma in dipendenza (una droga legalizzata, che si trova ovunque).
Inutile mettersi a dieta, quando i chili diventano troppi è necessario chiedere aiuto a un professionista (psicologo o psicoterapeuta) e indagare le motivazioni profonde degli attacchi di fame.
E poi imparare ad ascoltarsi, tornare ad ascoltare il corpo e i suoi veri bisogni, riconoscere i veri segnali di fame, cercare e preparare cibo vero, sano, buono e nutriente, e tornare a godere dei sapori, dei profumi e delle consistenze che il cibo (quello vero) ci sa regalare.
