Il topinambur è un tubero dall'aspetto nodoso, croccante e dolce se consumato crudo, molto saporito e versatile in cucina. Chiamato anche "carciofo di Gerusalemme"(del quale infatti ricorda molto il sapore), il topinambur è ricchissimo di inulina, una fibra solubile e un prezioso prebiotico molto utile al nostro microbiota intestinale. Non bisogna però eccedere nel consumo per non incorrere in fastidiosi gonfiori.
Per 4 persone:
250 g di farro decorticato (o perlato)
200 g di radicchio di Treviso
mezzo scalogno
180 g di topinambur
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale q.b.
Se usi il farro decorticato: mettilo a bagno per 6-8 ore, poi risciacqualo, mettilo in un tegame dal fondo pesante sopra una piastra spargifiamme, e cuocilo con il triplo del volume d'acqua fredda (750 ml) e poco sale per circa un'ora.
Se usi il farro perlato, segui le indicazioni sulla confezione, ci vorrà circa mezz'ora.
Nel frattempo cuoci in un pò d'acqua i topinambur mondati e tagliati a fettine. A fine cottura aggiungi un pò di sale e frullali con il mixer a immersione. Tieni al caldo.
Lava e taglia a pezzettini piccolissimi il radicchio. Trita lo scalogno, fallo imbiondire nell'olio caldo e poca acqua, aggiungi il radicchio e cuocilo velocemente per qualche minuto. Aggiusta di sale.
Unisci il farro al radicchio e insaporisci per un paio di minuti.
Metti nei piatti un pò di crema di topinambur, disponi sopra il farro a cupola, e servi ben caldo.
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